L’Unicobas Scuola & Università accoglie l’Appello per la costruzione di uno sciopero generale unitario lanciato il 23 settembre dal mondo della Scuola, che faremo girare ovunque da subito e va firmato da tutti (vai a firmare la petizione a questo indirizzo/link:
https://www.openpetition.eu/it/petition/online/appello-a-tutte-le-forze-sindacali-per-uno-sciopero-generale-unitario-per-gaza
Il massacro indiscriminato messo in atto dal governo criminale di Netanyahu continua nella Striscia di Gaza, così come i soprusi, l’apartheid e gli omicidi di stato per sostenere l’occupazione illegale e l’annessione della Cisgiordania. Occorre cogliere il tempo, insistere e dare un segnale ancora più forte del primo grande sciopero del 22 settembre che, ben oltre i limiti impliciti e la corsa ad una proclamazione “in solitaria”, ha risollevato il principio di umanità in questo Paese segnando un primo importante successo.
Per questo è necessaria e praticabile adesso una risposta ancora più ampia, il più ampia possibile, che blocchi davvero tutta la Penisola, costringa il governo italiano, complice di Israele e completamente succube di Trump, ma in evidente difficoltà, ad interrompere ora la cooperazione diplomatica e militare, lo scambio di armi e di intelligence, l’invio di materiale per esplosivi, il sostegno politico alla volontà di sterminio e deportazione di massa dei palestinesi, che ha portato alla morte di più di 70mila civili (fra i quali 20mila bambini) solo nella Striscia. Occorre che, come sostiene il premio Nobel Giorgio Parisi, l’Europa blocchi l’export verso Israele. Occorre sfondare definitivamente la barriera di complice ipocrisia della Meloni e dei suoi sodali, e riconoscere il diritto all’autodeterminazione della Palestina così come previsto nella Conferenza di Oslo del 1993 e in accordo con l’ANP. Occorre una piattaforma chiara e condivisibile, che preveda il cessate il fuoco ed il ritiro immediato dell’esercito di Israele da Gaza, dalla Cisgiordania e dalla Zona Est di Gerusalemme, senza compromessi sia con l’esplicita volontà omicidiaria di Netanyahu che con l’inaccettabile negazionismo di Hamas espressosi con la vergogna (massacri, stupri e rapimenti) del 7 ottobre 2023.
Riteniamo un buon segnale la posizione assunta oggi dalla Cgil, pronta allo sciopero generale per fermare il genocidio in corso ed a sostenere la missione umanitaria della Global Sumud Flotilla. Dopo gli attacchi militari illegali in acque internazionali contro la Flotilla, i propositi di Israele sono evidenti a tutti ed occorre al più presto garantire l’immunità dei partecipanti e pretendere che l’operazione di pace vada a buon fine, onde interrompere il vile embargo, l’accerchiamento, l’uso della fame e della distruzione dei presidi sanitari come strumenti di guerra contro popolazioni inermi. È necessario l’apporto di tutte le organizzazioni sindacali per lavorare ad una data condivisa, senza preclusioni, scioperi sovrapposti ed in competizione o inutili primogeniture. L’obiettivo che dobbiamo darci è immensamente più importante di qualsiasi altra cosa.
p. l ‘Unicobas
Stefano d’Errico
(Segretario nazionale)
Scarica e distribuisci il volantino allegato. Firma e fai girare la petizione