comunicato stampa 10.05.2025
Abbiamo appreso qualche giorno fa dalla stampa che la Provincia ha destinato 15.000 euro per l’assistenza educativa in due scuole cittadine. Aldilà delle dichiarazioni trionfalistiche dell’ente, vogliamo precisare che la crisi dell’assistenza educativa agli studenti disabili delle scuole superiori che ha attraversato tutto quest’anno scolastico è ancora ben lontana da una soluzione positiva.
Ricordiamo che il taglio del 50% delle risorse ha determinato fino dallo scorso ottobre, una situazione per cui alcune scuole hanno ridotto drasticamente le ore per farle bastare per tutto l’anno, altre hanno utilizzato le ore a disposizione fino ad esaurimento e hanno poi sospeso il servizio. Studenti fragili privati di un diritto; lavoratori licenziati o costretti ad accettare riduzioni dei già miseri part time.
La mobilitazione sindacale di Unicobas e Usb ha portato all’attenzione la vicenda, tramite interventi costanti, presidi in piazza e azioni di sciopero, ma anche momenti di interlocuzione istituzionale da cui sono scaturite importanti mozioni a livello comunale e regionale che tuttavia non sono state seguite da interventi economici e soluzioni concrete.
A metà marzo viene strombazzata la notizia che la Regione interverrà con uno stanziamento straordinario. Poi silenzio finché nella prima decade di aprile la Provincia invia una comunicazione alle scuole superiori in cui chiede la restituzione di somme pregresse assegnate negli ultimi 6 anni per l’assistenza educativa e non utilizzate, che vanno restituite nel giro di una settimana. Alcune scuole ignorano la richiesta e preparano controdeduzioni, altre evidentemente racimolano e restituiscono qualcosa, sottraendolo al fabbisogno quotidiano con cui cercano di tamponare i tagli.
E arriviamo all’annuncio trionfalistico diffuso alla stampa il 29 aprile con cui la Provincia comunica di aver racimolato 15.000 euro e di averli erogati a due scuole cittadine, Enriques e Buontalenti Cappellini Orlando, quando la stato di sofferenza è generale.
Questa non è certo una soluzione. È solo l’ennesima toppa messa malamente su un buco troppo grande. Non solo: è una beffa offensiva.
Le scuole hanno subito tagli e invece di vedersi reintegrate risorse, come richiesto per tutto l’anno, viene loro intimato di restituire somme pregresse.
Le amministrazioni scolastiche vengono trattate indegnamente, quasi come se imboscassero fondi. Di stanziamenti nemmeno a parlarne, delle attese risorse integrative regionali sbandierate un mese e mezzo fa nemmeno l’ombra. Si raschia il fondo del barile delle scuole stesse, togliendo risorse proprio a chi se le era già viste togliere e tutto questo viene presentato come un soluzione.
Un palleggiamento di responsabilità che è durato un anno scolastico intero per poi uscire con questa trovata grottesca a un mese dalla fine della scuola.
Intanto l’assistenza educativa di un intero anno scolastico è andata in fumo togliendo diritti a studenti fragili e a lavoratori in difficoltà.
Basta! Pretendiamo risorse adeguate per tutti gli studenti disabili che ne hanno necessità, pretendiamo tutele occupazionali per i lavoratori; pretendiamo che siano garantite tutte le risorse necessarie per affrontare il prossimo anno scolastico.
Unicobas continua a seguire questa importante vertenza cittadina, sostiene lo sciopero di settore del 13 maggio indetto da Usb, Cub e Clap e invita i lavoratori a partecipare.
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