NEWS 12/4/2021 – NIENTE VACCINAZIONI PER IL PERSONALE SCOLASTICO “GIOVANE”

Cambio di strategia nelle vaccinazioni del personale docente ed ATA della scuola, il generale Figliuolo, nell’incontro con le regioni, ha spiegato “sinteticamente” le ragioni che stanno alla base dell’ordinanza che ha firmato: «Un professore di 29 anni, non ancora vaccinato, non è più in categoria prioritaria, deve aspettare che prima vengano immunizzati gli anziani, i fragili e quelli un po’ meno anziani. Se era già stato prenotato, l’appuntamento va cancellato».
Solo i “giovani” che hanno già ricevuto la prima dose avranno anche la seconda, tutti gli altri dovranno aspettare (si stima siano circa 350mila). Figliuolo da buon militare ubbidisce agli ordini : «Proteggere gli anziani subito è la decisione del presidente del Consiglio e la dobbiamo applicare», ma questa rigida applicazione non tiene conto della particolare situazione in cui si trovano le scuole in questo momento: riaprono con l’80% degli allievi in presenza nelle stesse condizioni in cui hanno chiuso per covid e oltretutto senza un piano tamponi che permetta tracciamenti, sono quindi uno dei settori più a rischio e senza la vaccinazione, perlomeno del personale addetto a mandarle avanti, richiuderanno presto.
Oggi ci sarà un incontro tra i sindacati cosiddetti rappresentativi e il ministero sulla questione. In realtà l’incontro era stato chiesto da questi sindacati per vagliare i problemi posti dalla somministrazione del vaccino di astrazeneca e la sua affidabilità e pericolosità ma nel frattempo è sopraggiunta l’ordinanza Figliuolo che pone un altro problema di disparità di trattamento. Se non altro i “giovani” per ora non dovranno temere il vaccino astrazeneca, quando toccherà a loro probabilmente sarà superato. Anche i presidi protestano perché si rendono conto della pericolosità di queste ultime scelte: «Fermare la campagna vaccinale per il personale scolastico è un provvedimento illogico – afferma Giannelli, presidente dell’ANP – siamo pronti a protestare con tutto il nostri dissenso: i docenti non sono dei privilegiati. Devono rientrare nelle categorie a rischio perché ogni giorno incontrano anche oltre 100 studenti diversi: possono diventare un facile veicolo di virus. Sarebbe assurdo non metterli in sicurezza».

IL CSPI CONSIGLIA IL MINISTERO DI SOSPENDERE I TEST INVALSI

Il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI), durante la seduta dell’8 aprile 2021, ha espresso parere positivo sullo schema di ordinanza del Ministro dell’istruzione relativo alla “Sospensione delle prove standardizzate per le classi seconde della scuola secondaria di secondo grado” in considerazione dell’emergenza sanitaria prodotta dalla pandemia.
Nel parere si segnalano le pesanti ripercussioni della situazione emergenziale anche sulla gestione degli aspetti organizzativi connessi alla somministrazione delle prove.
Infine il CSPI “invita l’Amministrazione a valutare attentamente le condizioni di contesto anche per lo svolgimento delle prove nelle altre classi”, insomma un invito a sospendere tutto.

CENTRI ESTIVI: GOVERNO E COMUNI SI CONTENDONO I POCHI SOLDI

Poiché, dopo un lungo parto, il governo ha compreso che non ci sono le strutture e una organizzazione adeguata per l’allungamento delle lezioni, Bianchi ha promesso che varerà un piano con recuperi (per giugno), attività educative (luglio e agosto) e attività di accoglienza (a settembre), «un ponte» in vista del nuovo anno scolastico.Per fare questo dovrà utilizzare i 150 milioni previsti dal decreto sostegni, che però fanno gola anche ai Comuni, che altrimenti non avrebbero i fondi per bandi con associazioni, palestre, centri sportivi che hanno offerto attività gratuiti per bambini e ragazzi, come fecero l’anno scorso. Vedremo chi la spunterà.

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