NEWS 17/2/2021

MATURITA’ QUALCOSA INIZIA A TRAPELARE

Pare che il neoministro non sia del tutto convinto del lavoro svolto da Azzolina e che un esame tutto orale sia la soluzione. Infatti Bianchi sta studiando la reintroduzione della tesina multidisciplinare allargata su tutte le discipline e sta ragionando di reintrodurre l’Alternanza scuola lavoro (Pcto) come elemento dell’orale e di mettere al centro il curriculum dello studente con tutte le esperienze fatte e le competenze acquisite dal maturando. L’Invalsi riparte anche per le classi quinte superiori e si inizia il primo marzo con i test ma non si sa se verranno utilizzati ai fini della Maturità. Per accedere alla Maturità bisognerà avere una media dei voti complessivamente sufficiente e quest’anno è stata reintrodotta la possibilità della bocciatura.

MOBILITA’ 2021 CI SAREBBE UNA BOZZA DI ORDINANZA PRONTA

Mobilità docenti 2021: c’è una ordinanza pronta per la presentazione della domanda, l’ha lasciata l’Azzolina, dopo averla comunicata informalmente ai sindacati. Questa bozza di ordinanza prevedeva come possibili date per la presentazione dell’istanza i giorni dal 20 febbraio al 15 marzo 2021.
Non si conoscono ancora quali sono le intenzioni di Bianchi, cioè se modificare la bozza di Azzolina oppure vararla così come è, magari cambiando le date, comunque l’ordinanza, riprendendo la normativa attualmente in vigore, prevede tre vincoli che precludono l’accesso alla mobilità ad alcune categorie di docenti.
Il primo vincolo è quello che fa riferimento all’articolo 13, comma 3, del DL 59 del 13 aprile 2017 per cui ai docenti che sono stati immessi in ruolo a far data dal 1° settembre 2019, per effetto dello scorrimento della graduatoria del concorso indetto con il decreto 85/18, è precluso il diritto a partecipare alla mobilità per l’anno in corso 2019/2020 e per i successivi 4 anni (dal 2020/21 al 2023/24). Si tratta dei docenti delle secondarie assunti dalle graduatorie del concorso riservato. Il vincolo non viene applicato a chi si trova attualmente in esubero o sarà dichiarato perdente posto e ai titolari dei benefici riguardanti la legge 104/92.
Il secondo vincolo si applica, invece, a tutti i docenti assunti dal 1° settembre 2020 ed è quello previsto dal decreto legge 126/2019, articolo 1, comma 17-octies: si tratta della ben nota (purtroppo) preclusione al diritto di accedere alla mobilità per 5 anni.
Il terzo vincolo deriva da una fonte contrattuale quella indicata dal comma 2 dell’articolo 2 del contratto sulla mobilità del 6 marzo 2019. Il vincolo di permanenza, in questo caso triennale, si applica se la titolarità della nuova sede è stata ottenuta, con effetti a far data 1° settembre 2019, in conseguenza dell’accoglimento della domanda di mobilità sulla scuola indicata come preferenza con il codice meccanografico dell’istituzione scolastica oppure con il codice del distretto subcomunale previsto per le grandi città.

LE IDEE DI BIANCHI SULLA SCUOLA IN SINTESI

Due sono i documenti in cui sono espresse le idee di Bianchi sulla scuola, il primo è il saggio “Lo specchio della scuola” edito da Il Mulino, il secondo è il rapporto “idee e proposte per una scuola che guarda al futuro”elaborato dal comitato di esperti insediato da Azzolina di cui Bianchi era presidente, pubblicato sul sito del ministero subito dopo il suo insediamento, come a dire: Azzolina me lo ha messo in un cassetto e ora che comando io tutti lo devono conoscere.
Bianchi da economista vede l’istruzione essenzialmente come volano per lo sviluppo economico, a lui interessano soprattutto gli istituti professionali e gli ITS e interessano poco i licei che vorrebbe scorciare di un anno. La summa del suo pensiero pertanto consiste nell’innalzare di un anno l’obbligo scolastico, da 16 a 17 anni, in modo da obbligare/permettere a chi sceglie il percorso professionale di poter avere un diploma professionale in tasca dopo aver frequentato un corso di almeno tre anni. Il passo successivo è una passerella che consenta – attraverso dei tirocini formativi in azienda della durata di un anno – a chi ha smesso la scuola dopo tre anni di proseguire anche in un secondo momento gli studi iscrivendosi a un ITS in modo da portare in 4 anni gli iscritti da 15 mila a 150 mila.
Quanto al liceo di 4 anni Bianchi punta ad una «ridefinizione dei curricula», cioè ad uno sfoltimento dei programmi di studio riducendoli all’essenziale.

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RAPPORTO FINALE BIANCHI 13 LUGLIO 2020

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