NEWS 26/10/2021 – CONTRATTO: TANTI DISCORSI MA POCHI SOLDI

A due mesi dalla scadenza il contratto scuola 2019-2021 è ancora in alto mare perché i soldi sono talmente pochi che è vergognoso per ambo le parti sottoscriverlo. Le ragioni di questa scarsità di fondi sono molteplici ma tutte riconducibili alla volontà politica di questo governo e dei governi precedenti di continuare a penalizzare la scuola, considerata ormai solo come un percorso di avviamento al lavoro alla stregua degli istituti di formazione professionale, in questo agevolati dai sindacati di regime.
I soldi stanziati per la scuola nelle precedenti leggi di bilancio sono pochissimi e nella legge di bilancio attuale non si vuole stanziare di più di quanto in percentuale previsto per gli altri settori del pubblico impiego (che però hanno stipendi ben più alti, in medi 343 euro al mese in più). I soldi del PNRR non si vogliono toccare perché hanno contrattato con l’Europa che devono servire solo a risolvere problemi strutturali: edilizia, diffusione del digitale, apertura di nuove scuole e di asili, ecc…(però si impone l’obbligo del green pass nei settori lavorativi quando questo sarebbe proibito dalla normativa europea).
Il risultato è che stando così le cose l’aumento contrattuale spalmato nei tre anni di vigenza 2019-2021 sarà meno di 100 euro lordi, l’unica possibilità di sbloccare la situazione è la lotta se i lavoratori della scuola si sveglieranno dal torpore e dalla rassegnazione.

25 ORE DI FORMAZIONE: OBBLIGO ANCHE PER I PRECARI

La legge di bilancio 2021 ha introdotto anche per i docenti precari con supplenza annuale (31 agosto o 30 giugno) 25 ore di formazione obbligatoria nelle classi frequentate da alunni con disabilità. Quindi i docenti precari hanno un obbligo di formazione per quanto riguarda le 25 ore per favorire l’inclusione degli alunni disabili ma non possono usufruire dei 500 euro della carta docenti per aggiornarsi: è una evidente contraddizione del sistema che usa due pesi e due misure.
Inoltre se queste 25 ore verranno svolte al di fuori dell’orario di lavoro si tratterà di un Incostituzionale aumento dell’orario di lavoro a parità di paga.

VALUTAZIONE DOCENTI BIANCHI TORNA ALL’ATTACCO

Lo aveva detto Bianchi nel programma che ha presentato al Parlamento dopo la sua nomina: «Occorre promuove e potenziare l’attività di valutazione delle scuole dei dirigenti e del personale scolastico e valorizzarne gli esiti».
La via per mettere in pratica quanto dichiarato sembra quella di ripristinare gli ispettori che girino nelle scuole facendo un nuovo concorso e stanziando nuovi fondi, inoltre anche di chiedere all’Invalsi e agli altri organismi del sistema nazionale di valutazione di fornire griglie, indicazioni e linee guida per aiutare le Commissioni interne alle scuole a dare i voti alla propria didattica.
In sostanza una rivalutazione della Buona scuola e del comitato di valutazione dei docenti

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