NEWS 18/11/2021 – POCHISSIMI SOLDI PER IL CONTRATTO, IL 4 DICEMBRE NO DRAGHI DAY

Con il PNRR arrivano tanti soldi per la Scuola ma non serviranno ad incrementare gli ormai magrissimi stipendi del personale docente e ATA: lo hanno già dimostrato le direttive sul rinnovo dei contratti pubblici contenute nella proposta di legge di bilancio, in base alle quali si può prevedere un “aumento” del salario — come sempre — più nominale che reale.
I miliardi annunciati nel “Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza” genereranno una controriforma de facto della Scuola saltando a pie’ pari la discussione in Parlamento: la “riforma” avverrà perché altrimenti l’Europa non ci presta i miliardi! Essa dovrà rispecchiare il modello deciso dall’Europa, quello del neoliberismo globale, ispirato all’ideologia “pratica” del mercato, dell’industria ipertecnologica, del grande capitale iperconnesso, senza inutili “distrazioni” culturali e filosofiche.
Sparisce la classe e la funzione docente come conosciamo oggi, infatti a pagina 186 del PNRR sta scritto: «trasformazione degli spazi scolastici affinché diventino connected learning environments adattabili, flessibili e digitali, con laboratori tecnologicamente avanzati e un processo di apprendimento orientato al lavoro». Ecco perché “non ci sono soldi” per gli aumenti salariali: inutile investire sui docenti, la cui sorte è sostanzialmente segnata, visto che la loro professionalità è destinata a volatilizzarsi, svaporando in un destino da “valutatori”, nonché “somministratori” di contenuti elaborati da altri: contenuti che i docenti stessi dovranno semplicemente erogare. Ora si comprende meglio il perché della trentennale propaganda contro la lezione “frontale”.
Il processo verrà perfezionato dalla «Creazione di 3 Teaching and Learning Centres (TLC) per migliorare le competenze di insegnamento (comprese le competenze digitali) dei docenti nelle università e degli insegnanti nelle scuole, in tutte le discipline, comprese le discipline tradizionalmente meno orientate al digitale». Anche il reclutamento dei docenti quindi sarà oggetto di un disegno di totale trasformazione. Inoltre saranno incrementati i corsi di laurea professionalizzanti, facilitando l’accesso all’istruzione universitaria per gli studenti provenienti dagli studenti [sic] dei percorsi degli ITS» (Istituti Tecnici Superiori).
Pagina 182 del PNRR: «Verrà ampliata la sperimentazione dei licei e tecnici quadriennali, che attualmente vede coinvolte 100 classi in altrettante scuole su territorio nazionale e che si intende portare a 1000». Si prosegue dunque sulla strada del “Liceo breve”, “smart”, mirato al lavoro (tecnico ed esecutivo), con contenuti culturali minimali, e che permette sostanziali “risparmi”.
La Scuola, insomma, secondo i loro piani deve piegarsi alle necessità delle aziende di trovare lavoratori subordinati flessibili, capaci di adeguarsi prontamente a qualsiasi mutamento della filiera produttiva. Facciamo che non sia così!
Continuiamo con la mobilitazione iniziata con lo sciopero generale dell’11 ottobre indetto da tutti i sindacati di base e che continua con la manifestazioni che ci saranno su tutto il territorio nazionale il 4 dicembre: NO DRAGHI DAY.

CONCORSI ORDINARI A BREVE LA PUBBLICAZIONE IN GAZZETTA UFFICIALE

I nuovi decreti riformuleranno le prove, semplificando l’intera procedura. I candidati dovranno superare una prova scritta e una prova orale. Rimangono valide le domande presentate entro il 31 luglio 2020 e rimangono validi i titoli valutabili presentati entro tale data e non potranno essere integrati con eventuali nuovi acquisiti successivamente.

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